BIANCHE TRAME

È un viaggio.

È una collezione che inizia e si conclude, ma non ti lascia come eri all’inizio.
È tutto quello che non ti aspetti.
Sono linee perfette di pieghe rigide sulla seta corposa che incidono le gonne, decorate con foglie di acanto o con profumate rose. Il colore bianco che illumina la collezione ha un profumo: forse di spezie o forse di fiori che proviene dalle corone fiorite indossate su ogni abito. Le trame delle reti si intrecciano con i fiori di rafia, di macrame’ o di seta, creando suggestioni che raccontano i giardini segreti degli antichi palazzi. La madreperla è ricamata come un intarsio sui corpetti in trine di cotone o in veletta. L’oro è una pennellata leggera che accentua i contorni delle rose dipinte a mano sull’organza di seta e la trama di una rete fiorita. Il verde è una macchia che vibra, chiaro nelle foglie dei mughetti ricamati su una rete dì chantilly, o scuro nelle foglie delle rose sospese in un velo a mantilla. La rete, realizzata a mano ad uncinetto, abbraccia il macramè. Il pizzo al tombolo siciliano trattiene le pieghe delle gonne in pizzo di cotone. Il pizzo sangallo sposa il macramè fiorito o geometrico. La garza di seta è inframezzata col pizzo ad uncinetto. Insoliti ed armoniosi contrasti pervadono la collezione, un po’ come quando in un harem di una terra lontana incontri le maioliche con i disegni tipici di Caltagirone. È una storia che può anche non essere ambientata in Sicilia, ma che la racconta. Il volume leggero degli abiti è protagonista, donando loro una femminilità altera e quasi snob. I caban di tulle impalpabile velano gli abiti di pizzo chantilly e rebrodé francese, quasi come le lunghe vesti arabe lasciano intravedere nel movimento i preziosi ornamenti degli abiti indossati sotto. Talvolta esistono relazioni elettive tra i tessuti. I ricami e i luoghi dalle quali non può nascere altro se non il bello.

È la mia Istanbul che ho voluto raccontarvi.
Bianche trame.

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